giovedì 16 novembre 2017

ITALYA



ITALYA
L'ISOLA DELLA RUGIADA DIVINA


A volte accade per caso di imbatterti in qualcosa di unico, impossibile da catalogare in qualche genere musicale per via delle molteplici sensazioni che si accavallano, gli archivi mentali si aprono e in ogni dove, in ogni stanza risiede una parte di ciò che stai ascoltando e vivendo.
Un progetto azzardato quello di Delilah (che in questo progetto ricopre il ruolo di compositrice e cantante) e di Raphael Negri (violinista) basato solo sulle sonorità ancestrali e eteree del violino e voce, null'altro. Indubbia la qualità artistica dei musicisti, l'attacco e la pulizia dei suoni, l'elegante fraseggio, l'accuratezza dei dettagli,  delle piccole inflessioni sonore, la qualità del legato, la scelta dei tempi e non in ultimo la meravigliosa amalgama d'animo prima ancora di quella sonora dei due artisti. Ascoltando ITALYA si richiamano tutti i propri credo, è una grande preghiera che ti conduce nei posti più sereni della propria essenza.
Raphael Negri con il suo sapiente respiro, con il suo sentire e proporre le estatiche melodie, dialoga come una vera e propria voce-la voce del suo violino con Gutman, i brani diventano duetti e i duetti messaggi di una cultura ebraica spennellata con la musica sefardita e yiddish. Delilah Sharon Gutman con la sua forte presenza e coscienza vocale, attraversa con disinvoltura con il suo strumento modi esecutivi e registri sonori molto differenti portando però con sé sempre una grande eleganza avvolta da pesanti veli della tradizione.
Il progetto discografico edito da Stradivarius è accompagnato con un libretto molto dettagliato e tradotto. Il viaggio musicale sviluppato su 26 brani, narra di inni religiosi (piyyutim), inni nuziali, ninnenanne e canzoni d'amore tutti trascritti e adattati al duo. Il titolo ITALYA che in ebraico significa "isola della rugiada divina" rappresenta il punto di incontro con la cultura ebraica dei due musicisti che con la loro sensibilità hanno raccolto suoni, voci, testi del passato e rigenerandole con intensa passione verso una tradizione senza fine. "La memoria parla un canto. Il canto che nasce come memoria cavalca la melodia per sfuggire facilmente all'oblìo" (Haim Baharier 1947 - brano n.25 musicato ed eseguito dal duo).

S.G.


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