Si aprirà il 27 febbraio alle ore 20:45 il pesante e sofferto sipario della 46a Stagione Lirica leccese presso il Teatro di Tradizione Politeama Greco. Una scommessa vinta grazie all’impegno di coloro che hanno voluto a tutti i costi mantenere viva nella bella città barocca la tradizione del BEL CANTO.
Un impegno non indifferente che vede in prima linea il Presidente della Provincia Antonio Gabellone, il Sindaco Paolo Perrone, la consigliera provinciale Simona Manca, i proprietari del teatro Politeama Greco rappresentati nella conferenza stampa del 31 gennaio al foyer del teatro Sonia Greco e dal neo Direttore artistico Carlo Antonio De Lucia.
Il cartellone messo a punto proprio dal direttore artistico Carlo Antonio De Lucia prevede tre opere di alto richiamo popolare come Il Barbiere di Siviglia, Nabucco e Madama Butterly consentendo ai palati più disparati di gustare l’opera lirica dal 1816 (data della prima rappresentazione del Barbiere di Rossini) al 1904 (prima rappresentazione di Madama Butterfly) con gli acclamatissimi Verdi e Puccini.
Il cartellone della 46a stagione lirica leccese prevede:
27 febbraio, 1 marzo IL BARBIERE DI SIVIGLIA opera in 2 atti, libretto di Cesare Sterbini, musica di Gioacchino Rossini, Regia Bruno Praticò, M° direttore e concertatore Alberto Veronesi
20,21,22 marzo NABUCCO opera in 4 atti, libretto Temistocle Solera, musica Giuseppe Verdi, Regia Carlo Antonio De Lucia, M° direttore e concertatore Francesco Ledda
25, 26 aprile MADAMA BUTTERFLY opera in 3 atti, libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, musica di Giacomo Puccini, regia di Hiroki Ihara, M° direttore e concertatore Daniele Agiman
Ospite di Radio Classica Pugliese di oggi è il M° Carlo Antonio De Lucia: laureato in giurisprudenza a Milano, Docente internazionale di canto lirico, Direttore Artistico di importanti Festival italiani, Direttore di produzione dal 2011 al 2014 della stagione lirica di Lecce, Regista d’opera di oltre 20 titoli, Produttore d’opera per importanti Teatri nazionali ed internazionali, Produttore per 4 anni di stagioni di balletto classico e cantante lirico (tenore).
Un saluto al graditissimo ospite, il M° Carlo Antonio De Lucia direttore artistico della 46a edizione della stagione lirica leccese.
- Molti leccesi non speravano più in questa felice sorpresa ovvero quella di rivedere l’opera lirica a Lecce; difatti a causa di varie vicissitudini politico-ammistrative era sulla bocca di tutti una semplice ma profonda e triste esclamazione “peccato!” che racchiudeva per molti melomani ma anche semplicemente per molti appassionati del mondo della musica classica la triste constatazione di un circuito classico-operistico ormai chiuso: dall’orchestra Fondazione ICO Tito Schipa alla Stagione lirica.... e invece .. invece ce l’avete fatta.... come è stato convivere e lottare contro ad un clima così avverso?
- Salentino d’origine ma Artista del Mondo, quanto sente radicata la sua terra nel suo lavoro e cosa porta con sè in ogni dove?
- Cosa si aspetta o si augura da questa stagione lirica?
- L'atteggiamento del pubblico in questa situazione, invece di avere un atteggiamento remissivo è quindi migliorato, ha iniziato a lottare per la propria cultura per la propria arte?
- Parliamo ora alla programmazione: il Barbiere di Siviglia manca dal cartellone del teatro leccese dal 2002, anno in cui ad interpretare il ruolo di Figaro fu un giovane ma sfavillante Paolo Bordogna. Come mai ha pensato proprio ad un opera buffa per inaugurare la stagione lirica?
- Nabucco: l’ultima rappresentazione a Lecce risale alla 41a edizione della stagione lirica (2010) sotto la direzione artistica di Filippo Zigante con il ruolo di Nabucco affidato a Carmelo Corrado Caruso e quello di Abigaille a Paoletta Marrocu. La “popolarità” di quest’opera, è evidente, ruota sempre più attorno al coro “Va, pensiero”, attraverso il quale gli schiavi ebrei lamentano la perdita della loro patria. Metaforicamente però sotto la disperazione degli Ebrei si celava il sentimento che animava gli Italiani nel 1842 per la “perdita” della loro patria, allora sotto il giogo della dominazione straniera. Un coro che attraverso il carattere “innodico” è sempre riuscito a creare un effetto incantatorio. Non a caso Rossini lo definì “aria per soprani, contralti, tenori e bassi”, cogliendo così il senso emotivo e musicale di quella massa corale che cantava un’unica linea melodica. Cosa rappresenta per Lei NABUCCO? Si cela qualche metafora di riscossa sociale in questo titolo oppure è semplicemente il carattere prettamente popolare che lo ha affascinato e quindi scelto?
- A chiudere il cerchio della 46a edizione della stagione lirica leccese è la terza G: Gioachino, Giuseppe e ora Giacomo... Giacomo Puccini con la sua Madama Butterfly, un’opera che ha visto i natali nel 1904 al teatro La Scala di Milano. A quando risale l’ultima rappresentazione della Madama Butterfly al teatro Politeama Greco?
- Sappiamo che sarà una produzione proveniente dall’estero, ci può dire qualcosa in merito?
- Sono stati pubblicati i nomi del cast del Barbiere di Siviglia, ci può dare qualche anticipazione, se è concessa, per il cast delle prossime due opere in programma?
- Ci sarà anche una stagione lirica estiva?
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